Il Campionato Italiano di Polo sta per lanciarsi verso il Mondiale di Arena Polo negli USA, a Crozet e Charlottesville, in Virginia. Il capitano della Nazionale Stefano Giansanti e Giordano Flavio Magini, protagonisti in questi giorni al Roma Polo Club, sono volati negli Stati Uniti, dove l’Italia debutterà martedì 7 in un girone con Stati Uniti e Guatemala. Tutta l’Italia del Polo, riunita in questi giorni nella Capitale, farà il tifo per la squadra completata da Mariano Raigal (Alessandro e Federico Puyana le riserve) e guidata dal Ct Franco Piazza e dal capo equipe Alessandro Giachetti. «Per l’Italia è un grande orgoglio esserci – le parole di Giansanti, capitano e giocatore più rappresentativo –. Da qualche anno, grazie al percorso fatto con la FISE, il Polo in Italia ha fatto passi da gigante, vincendo titoli e qualificandosi sempre alle fasi finali degli Europei e dei Mondiali. E alle spalle di noi ‘veterani’, si stanno affacciando tanti talenti in più parti d’Italia che possono rappresentare il futuro di questa disciplina. E il Polo sta diventando sempre più accessibile a tutti, non solo in campo ma anche grazie anche a eventi Italia Polo Challenge, come Italia-Francia giocata l’anno scorso in Piazza Santa Croce a Firenze e a diverse serie su Netflix che lo stanno facendo conoscere al grande pubblico. Il Polo racchiude più sport: l’equitazione, il calcio perché è uno sport di squadra e perché è il gruppo che vince, il rugby perché c’è il contatto fisico con l’avversario. Un mix di componenti che fa sì che chi inizia a praticare il Polo non lo lascia più».
Tra i giovani che rappresentano il presente e il futuro della Nazionale c’è anche Giordano Flavio Magini, 27 anni, romano come Giansanti ma laziale a differenza del capitano, grande tifoso romanista. «Essere chiamato in Nazionale è la gioia più grande che ci possa essere – spiega Giordano –. Dietro questa convocazione ci sono tanti sacrifici, tanto lavoro, anche un po’ di sofferenza». Sì, perché Giordano tornerà in America dove ha già disputato un mondiale nel 2022, a Palm Beach, ma dove si infortunò al piede. «Sarà come chiudere un cerchio, lo prendo come un segno del destino». Magini, nel Polo italiano, non è soltanto Giordano, ma anche Gian Luca, papà e storica voce sui campi di tutta Italia: «Per me è un onore ma durante le partite devo ovviamente restare concentrato sul gioco. Per lui, invece, penso sia un’emozione indescrivibile». Giordano, da un anno e mezzo fidanzato con Bianca, ha un passato nella pallanuoto e nelle Mma, ma vive per il polo, vive di polo: sempre a contatto con il cavallo, tra le scuderie del Roma Polo Club e La Castelluccia: «Il cavallo è come un atleta, necessita di attenzione 24 ore al giorno. E io vivo per il cavallo, cercando poi di conciliare anche gli altri impegni. Tre aggettivi per il polo? Adrenalinico, dinamico, emozionante».
LA FINALE – Una settimana di sfide sul campo del Roma Polo Club ha designato le due squadre che domenica si giocheranno il titolo italiano: da una parte il team Harpa-Farout (Fabrizio Facello, Mattia Orsi, Bautista Fanelli e Cruz Menendez), dall’altra i campioni in carica del team UnoAerre Acquedotto Romano, che con Giorgio Cosentino, Marco Elser, Ignacio Kennedy e Goffredo Cutinelli Rendina proverà a confermarsi al vertice del Polo italiano. La finale per il primo posto, con inizio alle 13.15, sarà preceduta alle 12 da quella per il terzo posto, mentre sabato alle 15 si giocherà il triangolare che stabilirà la graduatoria dal quinto al settimo posto.
L’EVENTO – Non solo le finali del Campionato Italiano di Polo: domenica 5 ottobre al Roma Polo Club torna Polo For Smiles, evento che trasforma la passione per lo sport in un gesto concreto di solidarietà a sostegno della Fondazione Operation Smile Italia ETS, impegnata a garantire cure e assistenza medica a bambini e adulti nati con malformazioni del volto nei Paesi a basso e medio reddito. Domenica, al Roma Polo Club, verranno messe all’asta le maglie di Paulo Dybala e Matias Soulé, giocatori della Roma, di Nicolò Rovella e Mattia Zaccagni, calciatori della Lazio, e del tennista romano Matteo Berrettini. «In tre anni, grazie al sostegno di chi ha partecipato e creduto nella causa, abbiamo trasformato la generosità di tanti in cure e assistenza medica per chi ne aveva più bisogno – le parole del direttore generale della Fondazione Operation Smile Italia ETS, Marcella Bianco –. Ma il nostro impegno continua. Quest’anno i fondi raccolti andranno a sostegno dei programmi chirurgici di Operation Smile in Madagascar. Perché la salute è un diritto che deve essere garantito a tutti, ovunque si nasca».
«Il Campionato Italiano targato FISE è in continua crescita, anche grazie al fortunato abbinamento della giornata finale con il charity event organizzato da Operation Smile, che negli anni di proficua collaborazione ha fatto sì che il Campionato sia divenuto l’evento sportivo più importante del calendario dei tornei di polo italiani», ha aggiunto il responsabile del Dipartimento Polo della FISE, Alessandro Giachetti. A rendere ancora più speciale Polo for Smiles, la presenza di tanti nomi dello spettacolo – tra gli invitati, Matilde Gioli, Luca Barbareschi, Roberto Ciufoli, Manola Moslehi, Rudy Zerbi, Lorenzo Flaherty, Margot Sikabonyi, Samantha e Ilaria de Grenet – e il concorso che alla fine della giornata premierà il cappello più elegante e fantasioso della giornata.
Fonte: Comunicato Stampa